I LIBRI CHE NON PUOI NON LEGGERE

strani giorni

... E dopo il blog del lavoro, il blog della birra, eccomi, affetta oramai gravemente da questo virusblog, a inaugurare il blog sull'arte, sulla mia arte, sull'arte contemporanea, sull'arte oramai inconcepibile, sull'arte urbana, popolare, underground, pop, new-pop, performativa, transavanguardista, ect ect ect ... sull'ARTE!

Non so precisamente cosa sarà di "noi"... a volte saranno pensieri, a volte paranoie, a volte idee, a volte lamentele, a volte link, a volte report di incontri, di mostre, di questa meravigliosa "follia" che mi colpisce di tanto in tanto e che fa dire agli altri: "lasciate perdere è un'artista!".

Dopo Corrente, 2006, una collettiva di 60 artisti, organizzata nel comune di Buonconvento, con Emanuel, Alessandra e San Shin, tutto quello che era performance, istallazione, fotografia si blocca dentro di me... le dinamiche, le spiegazioni che mi sono data, saranno forse oggetto di un altro post...

Fortunatamente, grazie alla mia frequentazione con Pippo, e il suo entourage Romano che orbitava accanto al movimento Fefè, del geniale Luigi Vernieri, IED, incontro il Vjing...

Fu amore a prima vista, fu la scialuppa di salvataggio, grazie al vjing, con cui ho potuto sperimentare, giocare, divertirmi, sbagliare, inventare, creare liberamente, l'arte ha continuato a fluire nelle mie vene, ho fatto molti progetti, ho vinto premi, mi sono davvero sentita finalmente quell'artista che tutti credono sia un'artista...
Lascio a voi dipanare le complicate elucubrazioni che semplici affermazioni come questa potrebbero generare... Io continuo a andare... liberamente.
Dentro però c'è sempre questo disagio, questo cassetto chiuso, questo fastidioso rumorio lontano...
Eppure con il vjing va tutto abbastanza bene, molto meglio che con le istallazioni, con i miei progetti difficili, pesanti, troppo violenti a volte, troppo grandi...

Io sono buddista, seguo un buddismo laico, che insegna ad ascoltarsi, a inseguire i propri sogni, a lottare per vincere sull'infelicità, a scoprire la ns missione.
Quel rumorio in questi giorni è diventato assordante... è diventato grida...
Ero alla coop, stavo andando a fare al spesa per la mia performance, La Cura, e mi si avvicina un ragazzino, max 15 enne, che mi chiede se acquisto qualcosa, sorrido faccio una battuta e scappo.
Quando esco lo ritrovo davanti, sorridente, la pelle bianchissima, pieno di lentiggini, con i capelli rossi... le labbra screpolate, barcollante...
Lo afferro per un braccio e chiedo cosa succede, se si sente bene...
Mi dice che sta facendo un digiuno per la sua religione, che viene dal Marocco...
Si meraviglia che io sappia dove è il Marocco, che conosca la sua religione...
Gli chiedo di farmi vedere cosa vende... lui sembra imbarazzato... mi dice che i calzini che ho in mano sono per bambino e che non mi starebbero, mi dice che la tovaglietta che sto guardando è troppo piccola... lo guardo e sorrido: "non vuoi proprio vendere nulla eh?" prendo tre cose per 3 euro, 5 euro, 5 euro... facciamo il conto per lui fa 10 euro per me 12, scoppiamo a ridere...
dentro si spacca qualcosa... si devasta, esce una raffica di parole, lo guardo negli occhi e lo supplico:
"ti prego vinci" lui mi guarda sconcertato, quasi impaurito.
"ti prego diventa ricco, importante torna a casa e cambia la tua terra... io rimango qua e provo a cambiare l'Italia... possiamo farcela, ce la dobbiamo fare"
La mia energia gli arriva, sorride, e mi dice "grazie!"

Entro in macchina e comincio a piangere... piango con tanta rabbia, disperazione, come una pazza...
per l'assurdità di tutto quello che accade su questo pianeta...
e ritrovo il senso... il senso del mio fare arte...
dei miei lavori sui barboni, sugli immigrati... lavori arginati, bloccati, nascosti, ignorati, ma che sono sempre andati in mezzo alla gente, alle mie mostre c'erano sempre tantissime persone, persone normali, non gli addetti ai lavori, o meglio se quelli c'erano erano al buffet, e poi sparivano, i miei giochi di intrattenimento, le mie trappole per visitatore, lanciavano margherite che rimanevano attaccate al cuore e non è mai successo che qualcuno rimanesse indifferente...

e dentro si è riacceso qualcosa...
e adesso il progetto è già in preparazione...
e ve ne parlerò...
qua su questo spazio...
finalmente mi sono liberata di tutti i miei pregiudizi sul sentito dire, delle mie paure del giudizio degli altri... finalmente sento dentro sgorgare una linfa che nutre un cuore/cervello un po troppo sensibile...

Sono giorni strani, quando apri i canali arriva tanta roba, tante cose...

e dentro l'idea spinge forte, come un vulcano che è nuovamente pronto a eruttare...
Buona arte...

Silenzio - Sabrina 2000




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