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Creative Reasing on NewYork City

Ed ecco le prime fotografie del grande evento Newyorkese che vede coinvolti più di 100 artisti da tutto il mondo. See.me è uno dei collettivi più grandi del movimento artistico mondiale,  un segnale forte di nuovi percorsi che l'esposizione artistica sta prendendo. Un collettivo che si autoseleziona e si supporta, all'interno del meccanismo della comunity troviamo anche l'ingranaggio del crouwfunding per sostenere, anche economicamente, gli artisti eletti dalla comunità. L'uomo è fallace certo, per cui le storture, gli ego malati e le vecchie brutte cose del vecchio sistema dell'arte sono ritrovabili anche qui, come account falsi che votano l'amico o il fratello, contestazioni violente agli organizzatori da parte di chi non è potuto andare o che è stato escluso (e mi chiedo se in una galleria italiana, per fare un esempio, si potrebbero permettere o avrebbero il coraggio di comportarsi così) ma al di là di queste condanne "ad esser umani" ritengo che il progetto sia uno dei più innovativi,  puliti, coraggio degli ultimi 10 anni.
La mia esperienza?
Qualche tempo fa stufa di questa arte fritta e rifritta, soprattutto nella fotografia italiana c'è un'ignoranza e una puzza di muffa che mi fa scappare a gambe levate ogni qual volta riprovo a far atto di fede, dicevo,  qualche tempo fa mi iscrivo a questa comunity, dove comincio a trovare un po di tutto: artisti, psicopatici, megalomani, narcisisti ma anche ricercatori dell'arte.  E di li partono studi ricerche confronti,  non sempre,  non con tutti, ma grazie agli altri Social incontro e conosco molti ricercatori sparsi sul pianeta. Do anche il giusto peso alla cosa, in fondo di millantatori di terre promesse nell'arte ce ne sono molti, il bello però che viaggiando in questo territorio io mi arricchisco, trovo artisti pakistani, iraniani,  giapponesi, messicani che stanno facendo il loro percorso,  l'arte. E non mi succedeva da tanti.
Per parlare di costi,  per diventare Socio Pro, che da il diritto a partecipare a certi contest speciali si paga circa 20 Dollari all'anno. I contest sono almeno 5. A chi contesta questo ricordo il costo di premi come il Premio Laguna, 50 euro a opera partecipante, o i tanto acclamati concorsi italiani che una delle testate che prediligo Artribune spesso pubblicizza: si parte sempre da iscrizioni al minimo di 20 euro.
Soprassesendo alla critica del costo, della quale sono paladina ma credo poi occorra anche un po di buonsenso (un abbonamento a una rivista costa di più) torno a parlare del mio percorso. 

Stando in questa rete cambiano le prospettive, le grandi verita' sull'arte, le visioni dei critici, che magari ignorano certi avvenimenti, certi nuovi percorsi....

Tutto si ridimensiona nel mondo di 700.000 che esprimono il loro mondo arte.

Chi c'è dietro? Menti che intuiscono prima e provano.

Col tempo i ragazzi dell'organizzazione mi hanno scritto, invitato,  aiutato in tutte le mie problematiche. Certo non rispondevano dopo due ore ( c'è il fuso orario e la comunity conta 700.000 iscritti)

ma io ho sempre avuto risposta al max un giorno o due dopo.
Questa è la seconda esposizione che faccio con loro a NewYork.
Ed ho pagato zero!
Meditino i nostri critici e curatori italiani: siamo nel mondo del web 2.0 ve ne siete accorti??? O forse meglio che per ora continuino a ignorare. 

Se volete vedere i miei lavori;:
www.varu71.see.me

Buonavisione

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