Laurie Anderson: la ricerca della santa comunicazione!

Oggi vi presento Laurie Anderson artista statunitense, nata a Chicago nel 1947.
Nel 1981 Laurie si impone sulla scena pop con la canzone "O Superman" : ritmo pulsante delle configurazioni tonali e della voce vocoder alterata digitalmente unite a uno strano collage di versi e una composizione minimalista le fecero guadagnare il secondo posto nelle classifiche londinesi. Laurie iniziò li il legame tra performance art e la cultuta pop.
La Laurie presentò il pezzo nel 1980 accompangnandosi con sottotesto formato dal linguaggio gestuale della mano destra sollevata proiettata come una gigantesca ombra su un muro.
E' un'artista che cerca di esprimersi con tutti i mezzi possibili: modificherà strumenti musicali con cui comporra' sonetti che eseguirà in performance, utilizzerà la tecnologia per allestimenti interattivi, unirà corpo, luce, voce, a svariati media come la fotografia,  i video,  i computer,  i sensori. Le sue opere sono interattive e potentissime.
"la mia opera riguarda sempre la comunicazione"
E' un'artista che spesso fa esibire il suo alter ego, inventando strumenti e sperimentando per raggiungere la comunicazione universale.
"il linguaggio come virus dallo spazio cosmico"
la sua opera è sempre "politicamente impegnata" soprattutto negli anni conservatori dell'amministrazione Reagan.
Collabora con i più grandi nomi della comunicazione dell'arte e dello spettacolo.
È stata la compagna di Lou Reed scomparso l'ottobre scorso, e questo ci può dire molto sul suo mondo e sulle influenze che incontra ogni giorno e che è capace di trasformare in arte.
E' una della artiste che ha maggiormente influenzato il mio lavoro di ricerca sulla comunicazione e  che mi ha portato a cercare il contatto con il pubblico.
Un contatto attivo.
I  suoi "giocattoli", come il bastone parlante " talking stick" fungeva da luce, arpione e strumento digitale telecomandato, mi hanno dato idee importanti per i miei vjset.
Le sue proiezioni e l'uso che ne faceva in performance negli anni 70 sono ancora attualissimi.
Da vedere e ascoltare.

www.laurieanderson.com