I LIBRI CHE NON PUOI NON LEGGERE

Ragionando sul pregiudizio visivo...

Voglio fare una riflessione leggera e simpatica su questa fotografia del grande Lartigue, vista sul blog FPmag

Come è possibile che ci sia una donna con il cellulare negli anni 20?
Buffo no?

Era da giorni che pensavo a una frase che mi ha detto una ragazza su una mia fotografia:
"Questo tuo lavoro parla dell'Isis?"
No, quella foto era estrapolata da un lavoro/istallazione sulla bulimia.
Ero rimasta affascinata dalla constatazione di come il nostro cervello contestualizza e legge le immagini, come le interpreta in base alla realtà del momento.

Studio e ricerco sulla percezione da moltissimi anni, con la convinzione che liberarsi dai pregiudizi visivo possa migliorare il fare la fotografia, convinta che vediamo molto per pregiudizi e aspettative, che spesso ci perdiamo la "visione" perchè pensiamo troppo, cerchiamo lo scatto, cerchiamo la perfezione, ect ect ect.
Il pregiudizio visivo è nemico dell'espressione, del proprio stile, della creatività, dell'evoluzione, il pregiudizio visivo è un software che ci rende superficiali, che ci fa perdere la bellezza della visione, ci tiene in sentieri tranquilli e ci priva dei meravigliosi viaggi nella vita.

Ed ecco che stasera ci cado: conosco Lartigue da molto tempo, vidi la prima mostra nel 2000 al palazzo delle esposizioni, (insieme a una mostra di Biasiucci, un altro mostro Italiano dell'arte della fotografia non troppo conosciuto negli ambienti "autocelebranti"... si non ce la faccio a non spunzecchiare gli attaccafoto a un muro...vedi suo sito), mi sentivo a casa con quelle immagini, chissà reminiscenze di reincarnazioni passate, mi fermai a guardale per ore, il fotografo che a 7 8 anni aveva avuto una macchina fotografica nei primi anni del 900...

E nonostante tutto, nonostante la conoscenza, nonostante la mia maniacale attenzione alle fotografie, nonostante conosca il meccanismo del pregiudizio, la macchina infernale del mio cervello attiva il software e mi trovo a pensare "una donna con il cellulare?" poi rido...

Difficile liberarsi dal pregiudizio visivo...
consapevolezza, presenza, un pizzico di sensibilità, farsi catturare dalle luce e dalla magia del guardare, istanti unici che un solo occhio vede, sperimenta, vive e ferma su una pellicola o un sensore.
il resto è mente...
:-)
Buona serata!
Photo Lartigue da FPmag
Photo Vanessa Rusci da So Ugly


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