Performance Mask e Buon anno!
http://vanessarusci.tumblr.com/post/71968734477/liberta-ecco-una-mia-performance-del-2006-io
a questo link troverete le immagini realizzate durante una mia performance.
Identità, maschere e verità, normalità e follia.
la performance risale al 2006...
stavo a Buonconvento in una casa in campagna dentro alla quale pioveva perchè il tetto era bucato,
la mia non era una scelta fatta per necessità economica ma per esigenza creativa,
quel posto lo amavo, c’ero quasi sempre e solo io li,
valeva la pena di sopportare due gocce del temporale.
Decisi di fare questa performance perchè volevo togliermi la maschera, e farla togliere all’arte italiana,
ambizioso lo so,
forse da megalomani,
ma l’esperienza che avevo appena vissuto lo imponeva.
Era stata l’ultima edizione di Corrente… e ancora faccio fatica a parlarne.
E infatti non ne parlerò perchè fa sempre troppo male.
dico solo che gli artisti mi avevano deluso, che il loro ego mi aveva sporcato, incatramato le ali, incatenato le speranze.
così volevo venire fuori, per quello che ero, per quello che davvero pensavo.
cominciai a costruire la maschera
goccia dopo goccia
lacrime forse della mia arte
schifo dell’anima
mi sentiva novella Icaro
lavorai la maschera per giorni
impregnandola di sogni e delusioni
poi il set
o l’altare
la catarsi sarebbe stata breve
quella maschera così lunga a nascere
sarebbe morta a breve
ma occorreva altro
un simbolo di quella mia amata odiata follia
la tazzina rotta
la porta per il paese delle meraviglie
il caffè per festeggiare il mio non compleanno
ecco quindi quel faro rosso
rosso come il sangue della nascita
come il cielo all’alba
come i petali morbidi della rosa
al massimo della sua bellezza
iniziò il dramma
indossando la maschera
quale volto io mostravo?
quanto tempo perdiamo a costruirci maschere che poi
soffocano la nostra pelle e ci rendono orribili?
pezzo
dopo
pezzo
i mille strati che si staccano dalla pelle
un corpo nudo non trasmette nulla con una maschera
i miei profili falsi
condizionati da convenzioni che non mi appartengono
sesso
amore
denaro
"buongiorno o vaffanculo"
orari e giorni
calendari
e apparenze
eccomi libera
stolta
paurosa
e fragile
bevo un caffe’ e
brindo alla
mia nascita
ed è buono… è buono…
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