I LIBRI CHE NON PUOI NON LEGGERE

Chi era Paranoica e perchè è diventata felice?

Circa nel 2004 inizia un progetto, Paranoica, usavo ancora le pellicole, scansionavo e stampavo in digitale.
Paranoica era un progetto performance che cercava di dare un senso e di condividere con la gente per strada tutto ciò che stavo studiando e avevo studiato sul plagio mediatico e le tecniche di vendita.
Far riflettere su come vediamo, su cosa recepiamo passivamente, su cosa sono le emozioni. Su come il non conoscere le regole di comunicazione ci rendesse schiavi di un sistema che mirava solo a venderci i suoi prodotti non a farci diventare felici.
Utilizzavo immagini scaricate da internet, a volte anche pornografiche, le mixavo con le mie, realizzavo delle nuove immagini, scrivevo sopra la mie provocazioni spesso anche blasfeme e lasciavo le foto stampate non meno di un numero di 30 in piccolo formato, attaccate nelle porte dei bagni pubblici, in giro per l'Italia.
Documentavo come potevo, spesso constatando che le immagini venivano prese nel silenzio più assoluto.
Solo una volta a Volterra in un ristorante una signora uscì dal bagno urlando scandalizzata, ma io e Alessandra Poggialini, il mio sostegno, supporto, curatrice, amica, constatammo che moltissime foto erano state prese in silenzio.

Un giorno attaccai una foto veramente volgare, pornografica, che avevo accostato alla figura della Madonna, che recava la scritta "Sempre Vergine", una provocazione alla nostra moralità cattolica, sulla vednita del corpo.
Ma accadde che mentro uscivo dal bagno dell'autogrill dove avevo attacato le fotografie entrarono dei bambini e andarono proprio in quel bagno dove avevo collocato le foto.
Erano bambini di 6 7 anni circa.
Rimasi fortemente impressionata per quella mia "distrazione": non avevo pensato ai bambini.
Iniziò una lunga riflessione sul confine della performance, dell'istallazione. Su cosa era decontestualizzare l'arte.

Sospesi Paranoica.
Per molti anni.

Mi occupo di comunicazione aziandale, e nel 2006 comincio ad usare i social, poi le applicazioni, nel frattempo Paranoia è cambiata, cresciuta, maturata, evoluta... forse è diventata felice, meno rabbiosa, meno impulsiva.
Così vedo "Paranoice è diventata felice", decontestualizzo l'arte, ancora, questa volta virtualmente, sui social, ma non uso fotografie, uso PHONTOgrafie, ovvero immagini realzzate con una App che si chiama Phonto, poi le filtro su Instagram e per molto tempo le posto su Instragam con l'Hashtag #paranoicaèdiventatafelice
poi creo un suo account specifico che trovate a questo link
https://www.instagram.com/happy_paranoic/

Paranoica è diventata felice, nasce su notizie pubblicjhe, a volte da momenti della mia vita privata, a volte da post che leggo sui social.



Uso molto i non sense per alleggerire.
Le tavole entrano nel mio contenitore delle "non foto" pur ritenedole "fotografie del ns pensiero"


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