I LIBRI CHE NON PUOI NON LEGGERE

Forse oggi lo intitolerei Rumore...

Giornata di archivio, e giornata di scoperte che mi portano indietro, in un periodo in cui la consapevolezza era pochissima e c'era solo una gran voglia di buttare fuori qualcosa, di esprimermi, di fare fotografia.

E ho spesso fotografato me stessa, inventando progetti su libri che avevo letto, film che avevo visto, esperienze che avevo vissuto, voglia di fare qualcosa di nuovo, di portare al fotografia in un campo non esplorato, con i mezzi di allora, con la curiosità di sperimentare fuori dagli schemi, dai sentieri segnati.

Progettavo, progettavo contenitori che poi facevano uscire cose che poi facevo fatica a infilare proprio in quelle scatole che io avevo creato.

Ed ecco che oggi ho ritrovato queste "immagini" perchè per il processo che hanno subito chiamarle fotografie non è proprio possibile.

"A come amore" dedicato a Alda Merini e al suo delirio amoroso.

Immagini e una poesia, la poesia la trovate sotto.

La appiccicai alle immagini, ne feci una performance istallazione itineranti, la portai in giro per la toscana, anche in un teatro.

Cavalletti umani la mostravano alle persone.

Un omaggio a Alda Merini, alla sua malattia, al suo bisogno di amore, alla sua e alla mia nevrosi.

Cosa raccontano le foto non so dirlo.

Sono scattate in una delle case in cui ho abitato nel senese.

I dati delle immagini citano

18 Giugno 2006

Canon EOS 20D

F13

1/13 sec

Iso 3200

55 mm

Nessun Flash.

Nel muro c'era disegnato un albero della vita, lo avevo fatto con gli smalti spry.

Blu Azzurro e Oro.

Avevo ballato davanti alla macchina fotografica.

Oggi lo chiamerei 

RUMORE

quello che c'era nella mia testa, quello che è stato registrato nel file.

Un bel rumore...

che rendeva quasi un quadro le immagini, e sicuramente vitale la mia vita, anche in quel delirio, anche in quella ricerca spasmodica di un uomo che mi amasse per quella che ero: una donna di passaggio tra due generazioni: una maschilista e retrogada e una moderna e libera dagli stereotipi, una donna confusa che non riusciva a vedersi, ma che comunque non si fermava, come tante della mia generazione.

Un bisogno irrefrenabile di vedermi e di farmi vedere...













Dance with me

a...come amore

Poter mettere briglie al cuore

non rimanere immobile

la vita 

mi attrae 

sempre troppo terribilmente

la vita m'imbriglia...

mi violenta

mi trascina

la vita scorre e riempie

insenature proibite...

... come quando il tuo corpo scivola dentro di me...

musica non silenzio

...logorroica produzione vitale...

... potente danzo in alto...

...lascio scie...


sentire tutto questo tanto

... pienezza e riconciliazione...

... segni... quella parte folle di me

che non ti spaventò...

divenne complice

... e le lame son cadute a terra...

le sue mani sfiorano il mio corpo

... che non sentì 

ricordando solo te...

ci sono verità impronunciabili

vi sono vite sgonfie

e vite totali

...coi denti nella melma cercai di non caderci mai...

... credevo di non essere all'altezza 

credevo di non poter salire...

come se la vita non riuscisse a vivere...


mille luci... mi girano in torno...

mille scintille a indicare direzioni...

era solo gioia

... era solo felicità.

Istallazioni

fotografie random










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